TGS@Expo2015: il messaggio del Cardinale Gianfranco Ravasi

Expo2015TGS_striscioneIl grande giorno è arrivato! Oggi, Domenica 27 Settembre 2015, alle ore 11.00 presso Casa Don Bosco, Expo Milano 2015, vi aspettiamo alla tavola rotonda TURISMO SOSTENIBILE – educhiamoci con i giovani alla salvaguardia del creato” organizzata da TGS Nazionale (vedi precedente articolo TGS vi invita a Expo2015: “Turismo sostenibile: educhiamoci con i giovani alla salvaguardia del creato”).

Ecco il messaggio che il Cardinale Gianfranco Ravasi, a nome del Pontificio Consiglio della Cultura, ha voluto consegnare al TGS attraverso Mons. Maio Lusek dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana.


Messaggio di S.Em.Rev.Ma Il Cardinale Gianfranco Ravasi
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
a Mons. Mario Lusek
in occasione della Giornata Mondiale Del Turismo
Expo Milano – 27 Settembre 2015

Reverendissimo Monsignore,

desidero rivolgermi a Lei, quale Direttore dell’Ufficio Nazionale per la Pastorale del tempo libero, turismo e sport della Conferenza Episcopale Italiana, per indirizzare il mio pensiero a tutti i partecipanti alla Giornata Mondiale del Turismo, che si celebrerà all’Expo di Milano il 27 settembre e avrà come tema specifico “Turismo sostenibile: educhiamoci con i giovani alla salvaguardia del creato”.

Tale giornata, organizzata dal Suo ufficio in collaborazione con l’associazione Turismo Giovanile e Sociale, una delle molteplici espressioni del mondo salesiano, si svolge significativamente nell’ambito dell’Expo e presso la “Casa di Don Bosco”, per ricordare cosi il Bicentenario della nascita di San Giovanni Bosco, l’apostolo dei giovani.

Rivolgo, pertanto, il mio affettuoso saluto a tutti i partecipanti, e in particolare a quanti, a cominciare dai Salesiani, seguono con attenzione e competenza educativa il mondo giovanile per comprenderne le tendenze e orientarne i percorsi, sia quelli “quotidiani” sia quelli turistici.

Il tema scelto per la giornata ci rimanda, infatti, alla riflessione sulle forme in cui le giovani generazioni vivono i loro momenti di svago, di vacanza, stimolando in tal modo un’azione educativa che proponga sia un “turismo sostenibile” sia un’attenzione particolare al creato e alla sua salvaguardia. Gli imponenti flussi turistici, che a livello mondiale hanno coinvolto in quest’ultimo anno un miliardo di persone, se da una parte offrono infinite occasioni e opportunità di crescita umana e sociale, di scambi culturali e di esperienze di fraternità e amicizia, dall’altra recano con sé anche il rischio di un uso strumentale anzi di un vero sfruttamento — finalizzato esclusivamente a benefici economici — di contesti naturali e culturali, oltre che sociali, che meriterebbero ben altra attenzione, per non venire stravolti dal flusso turistico.

Negli ultimi decenni, ad esempio, la cementificazione di tanti luoghi del nostro pianeta, dapprima straordinariamente belli e suggestivi dal punto di vista naturalistico o artistico, ha generato veri e propri disastri, non sempre rimediabili. Oggi una maggiore sensibilità ambientale fa si che più difficilmente si possano operare certi scempi o devastazioni.

Emerge, comunque, la necessità e l’urgenza di una sempre più adeguata educazione e formazione, che tocchi tutte le fasce di età a cominciare dai più giovani, al fine di promuovere un autentico cambiamento di mentalità e una diversa visione culturale in cui il creato, i beni ambientali, siano oggetto di continua cura e dì attenta tutela.

Papa Francesco nell’Enciclica Laudato si’, dedicata proprio “alla cura della casa comune”, ha insistito molto sull’aspetto educativo e ha invitato tutti ad educarci “all’alleanza tra l’umanità e il creato”, un’alleanza che “deve tradursi in nuove abitudini” (n. 209).

Riguardo, poi, al ruolo dei giovani e alla loro educazione ha affermato: “Nei Paesi che dovrebbero produrre i maggiori cambiamenti di abitudini di consumo, i giovani hanno una nuova sensibilità ecologica e uno spirito generoso, e alcuni di loro lottano in modo ammirevole per la difesa dell’ambiente, ma sono cresciuti in un contesto di altissimo consumo e di benessere che rende difficile la maturazione di altre abitudini. Per questo ci troviamo davanti ad una sfida educativa” (n. 209).

ll Papa, quindi, mentre riconosce che “ci sono educatori capaci di reimpostare gli itinerari pedagogici di un’etica ecologica, in modo che aiutino effettivamente a crescere nella solidarietà, nella responsabilità e nella cura basata sulla compassione” (n. 210), constata anche che “questa educazione, chiamata a creare una ‘cittadinanza ecologica’, a volte si limita a informare e non riesce a far maturare delle abitudini” (n. 211).

Partendo, allora, dal presupposto fondamentale — “Non bisogna pensare che questi sforzi non cambieranno il mondo” (n. 212) – bisogna interessare tutti gli ambienti educativi, a cominciare dalla famiglia, perché promuovano una vera cultura del rispetto per quanto ci circonda, per tutto il creato: “Alla politica e alle varie associazioni compete uno sforzo di formazione delle coscienze. Compete anche alla Chiesa. Tutte le comunità cristiane hanno un ruolo importante da compiere in questa educazione. Spero altresì che nei nostri seminari e nelle case religiose di formazione si educhi ad una austerità responsabile, alla contemplazione riconoscente del mondo, alla cura per la fragilità dei poveri e dell’ambiente. Poiché grande è la posta in gioco, così come occorrono istituzioni dotate di potere per sanzionare gli attacchi all’ambiente, altrettanto abbiamo bisogno di controllarci e di educarci l’un l’altro” (n. 214).

Concludendo, il Santo Padre ci ricorda che “l’educazione sarà inefficace e i suoi sforzi saranno sterili se non si preoccupa anche di diffondere un nuovo modello riguardo all’essere umano, alla vita, alla società e alla relazione con la natura. Altrimenti continuerà ad andare avanti il modello consumistico trasmesso dai mezzi di comunicazione e attraverso gli efficaci meccanismi del mercato” (n. 215).

La riflessione che svolgerete, durante questo evento, sulle parole del Papa potrà trasformarsi in un incoraggiamento e in uno stimolo per un’azione educativa autentica ed efficace.

Per questo, prendendo spunto dall’imperativo “Educhiamoci” presente nel titolo del vostro incontro, non vi invito semplicemente ad educare ma a sentire profondamente nostra, di ciascuno di noi, la passione educativa per viverla intensamente a livello personale, ecclesiale e sociale.

Gianfranco Card. Ravasi
Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura
Commissario Generale della Santa Sede per l’Expo di Milano 2015


Expo2015TGS_locandina_HQLa tavola rotonda TURISMO SOSTENIBILE – educhiamoci con i giovani alla salvaguardia del creato” è organizzata da TGS Nazionale ed è patrocinata dalla Organizzazione Mondiale del Turismo delle Nazioni Unite, dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dall’Ufficio per la pastorale del turismo, dello sport e del tempo libero della Conferenza Episcopale Italiana.

Cartella stampa Tavola Rotonda TURISMO SOSTENIBILE, 27 Settembre 2015:

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