Dal 23 al 25 aprile si è tenuta a Roma la XXXVII Assemblea Nazionale Ordinaria Elettiva TGS. Questa, non solo è stata la prima in presenza dopo lo stop forzato degli ultimi due anni, ma è anche il primo evento ufficiale che l’Associazione Nazionale vive nella nuova sede del CNOS.

L’Assemblea si è subito riunita per svolgere la parte ordinaria dei lavori e ripercorrere tutte le attività svolte. La vera particolarità di questo incontro è stata l’elezione del nuovo Consiglio Direttivo Nazionale, con la riconferma di Lorenzo Napoli al suo secondo mandato da Presidente. Si riparte con una nuova sfida poiché, con un’età media di 30 anni, quello appena costituito si attesta come uno dei consigli direttivi più giovani tra le associazioni di promozione sociale a carattere nazionale.

A conclusione dei lavori assembleari, ci si è potuti dedicare ad attività riguardanti lo specifico del TGS. Infatti, accompagnati da Suor Cristina Camia, è stato possibile ripercorrere storicamente l’antica Via Caelimontana che iniziava dall’omonima Porta appartenente alle Mura Serviane, prime mura della Roma del IV sec. a.C. e che racchiudevano la città sviluppata attorno al Palatino. Dalla Porta Caelimontana, che prende il nome dal Colle Celio, partiva una delle vie più importanti di collegamento tra le diverse zone urbanizzate di quell’epoca e si spingeva fino all’attuale Porta Maggiore. Lungo questo percorso è stato possibile scoprire e ammirare i dettagli della Basilica di San Giovanni in Laterano con il Chiostro Lateranense e il Battistero, e la Basilica di Santo Stefano Rotondo al Celio, chiesa paleocristiana nota anche per essere il più antico luogo di culto a pianta circolare di Roma con il suo maestoso anello di colonne. La serata si è poi conclusa con un momento di convivialità.

Nell’ultimo giorno insieme, i dirigenti hanno fatto formazione con Gigi Cotichella, esperto formatore per adulti, sul tema ”Il sogno, i progetti, i programmi – Un viaggio per riscoprire la nostra chiamata e le azioni da compiere in questo tempo”. Con quest’ultimo si è lavorato sull’importanza del sogno che permette di guardare lontano e che motiva – com’è stato per Don Bosco -, al fine di comprendere l’importanza di muoversi verso una direzione ben precisa, avendo il cuore come centro propulsore di ogni proposta progettuale e conseguente azione educativa.

Sono stati giorni intensi e memorabili: i volti incontrati, lo scambio e le esperienze di vita ascoltate e condivise. I sorrisi non più dietro uno schermo. Le amicizie consolidate e le nuove. Lo zaino in spalla. Le passeggiate in stile salesiano.

Ritrovarsi. Ricominciare. Costruire.

Si rientra a casa più ricchi, pronti a lavorare con una marcia in più, ovunque, per il bene dei giovani.. ma soprattutto per viaggiare insieme verso i loro sogni!

Silvia L.Zizzi

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