Nuova puntata di “Viaggiando da casa”, la rubrica del blog TGS Nazionale che ci accompagna alla scoperta virtuale di luoghi, paesaggi e itinerari d’Italia, attraverso la consultazione di siti web e altre risorse “on line” che ci consentono di viaggiare comodamente seduti sul nostro divano, guidati dalle voci dei nostri volontari TGS sparsi per tutta la penisola.
Dal Veneto alla Sicilia, dalla Puglia alla Calabria… trovi tutti gli articoli pubblicati contrassegnati con il tag “Viaggiando da casa”. Oggi torniamo in Campania per scoprire la città di Napoli, sede del gruppo locale TGS Okkei Napoli. Ci guida in questo “viaggio da casa” Roberto, rappresentante di TGS Okkei Napoli!
La bellezza di Napoli è sempre una scoperta: per chi la conosce e per chi non l’ha mai vista. In ogni vicolo, in ogni scorcio: una storia da raccontare, un profumo, un sapore. Un viaggio affascinante che ci porta a scoprire questa meravigliosa città con le sue bellezze, la sua storia, i suoi miti, il suo ricco patrimonio storico-artistico, il suo mare. Un viaggio virtuale in più tappe che tocca elementi storici, le vie e le piazze storiche, le bellezze artistiche, le specialità gastronomiche e culinarie, quelle della pasticceria della tradizione partenopea, per conoscere, ammirare, amare questa splendida città, con la sua storia millenaria. Tanto da vedere e da scoprire in questa multiforme città che sorprende e continua a sorprendere per la molteplicità e varietà dei luoghi, delle testimonianze storico-culturali, degli scorci panoramici.
Capoluogo della Regione Campania, è il terzo comune d’Italia dopo Roma e Milano per dimensione. La città domina l’omonimo golfo che si estende dalla penisola sorrentina all’area vulcanica dei Campi Flegrei offrendo una vista molto suggestiva con il Vesuvio e le isole di Capri, Ischia, Procida. Oltre ai suoi paesaggi, Napoli deve la sua fama anche al fascino di un centro storico che racconta 2500 anni di storia, inserito nel 1995 nel World Heritage List dell’UNESCO; un luogo dove colori, sapori, profumi, cultura e storia si mescolano in un magico mix.
La sua bellezza è stata fonte di ispirazione per molti artisti. Il fascino dei paesaggi, la vivacità di un popolo cordiale spalancano le porte alla gioia di vivere., le famose canzoni e le gustose specialità gastronomiche non tramontano mai. Una molteplicità di luoghi capaci di catturare ogni tipo di turista: dal cultore dell’arte e della storia all’amante della natura e del mare, dal buongustaio appassionato di enogastronomia al nostalgico di antiche tradizioni.
Il nostro viaggio tocca più tappe, alcuni tra i luoghi/elementi più significativi da non perdere e che meritano una visita, alcune delle piazze storiche, il lungomare, le vie del centro ed anche qualche angolo meno conosciuto, singolarità, curiosità di questa splendida città.
Si parte …dal cuore della città, attraversando luoghi e monumenti, pezzi storici che segnano lo sviluppo urbano e la millenaria storia artistica della città del Vesuvio, la città della musica, del mandolino, di Pulcinella.
Prima tappa: la città della storia
Iniziamo col visitare i luoghi storici di Napoli a partire dalla Piazza del Plebiscito, l’antico «largo di Palazzo», situata al termine di via Toledo, appena oltrepassata P.zza Trieste e Trento, tra il lungomare e via Toledo: è di ampissima superficie (circa 25000 mq), tra le più grandi piazze d’Italia e per questo è tra le più utilizzate per le grandi manifestazioni e concerti. Definisce con la sua conformazione semicircolare sulla quale si affaccia la Basilica di S. Francesco di Paola e, sul lato opposto, il Palazzo Reale, con l’ingresso principale, un suggestivo scenario storico e paesaggistico con lo scorcio del golfo di Napoli su via Acton.
Dalla Piazza si ammira il complesso di Palazzo Reale, con i giardini e il Teatro di San Carlo, che si affaccia anche su Piazza Trieste e Trento, Piazza del Municipio e via Acton.
Non perdete una visita al Teatro di San Carlo e alle sale del Palazzo Reale, costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858. Alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti, Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti. Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861; adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, è oggi sede della Biblioteca Nazionale.
Da Piazza Trieste e Trento, di fronte al Teatro di San Carlo, si affaccia la Galleria Umberto I – dal lato dell’ingresso principale (uno dei 4 ingressi), costruita tra il 1887 e il 1890, dedicata a Umberto I d’Italia.
Costeggiando il Teatro di San Carlo, si giunge alla scenografica Piazza Municipio dominata dall’imponente Castel Nuovo, meglio conosciuto come Maschio Angioino, tra i simboli più rappresentativi della città che, con la sua particolare sagoma, crea una cornice di grande fascino. Costruito in posizione strategica nell’area dell’attuale Piazza Municipio, con il suo profilo domina la parte occidentale della zona portuale e la veduta verso il mare. Ci stupirà la sua sagoma esterna: una grossa struttura a pianta trapezoidale con ai vertici cinque massicce torri cilindriche rivestite di piperno, eccetto una realizzata in tipico tufo napoletano, tutte -dentro e fuori- in stile cosiddetto catalano.
E’ il più imponente tra i Castelli di Napoli e tra i Castelli più famosi d’Italia. La storia del Castello inizia durante il XIII secolo ed è densa di fatti documentati, leggende suggestive che la ammantano di fascino. Nelle sue sale, nei sotterranei, nelle Cappelle, sulla splendida facciata il tortuoso viaggio dei secoli; personaggi illustri, letterati, uomini di guerra, regine e re, poeti, artisti, luogo simbolo e sintesi stessa della storia secolare della città.
Il nome fu scelto per sottolineare la differenza con gli altri e già esistenti Castelli partenopei, in particolare il Castel dell’Ovo e Castel Capuano e per rimarcare la possenza della sue torri (maschio, ovvero torrione), e l’incisività che la casata dei D’Angiò ebbe nel tessuto politico e culturale napoletano, soprattutto per aver raccolto presso la residenza pensatori e artisti di prim’ordine del panorama italiano.
Per saperne di più: https://www.napolidavivere.it/2019/09/04/maschio-angioino-castel-nuovo-storia-leggende-e-orari-di-visita/
Seconda tappa: il lungomare liberato
Sull’antico Isolotto di Megaride sorge imponente il Castel dell’Ovo. Una delle più fantasiose leggende napoletane farebbe risalire il suo nome all’uovo che Virgilio avrebbe nascosto all’interno di una gabbia nei sotterranei del castello. Il luogo ove era conservato l’uovo, fu chiuso da pesanti serrature e tenuto segreto poiché da “quell’ovo pendevano tutti li facti e la fortuna dil Castel Marino”. Da quel momento il destino del Castello, unitamente a quello dell’intera città di Napoli, è stato legato a quello dell’uovo. Le cronache riportano che, al tempo della regina Giovanna I, il Castello subì ingenti danni a causa del crollo dell’arcone che unisce i due scogli sul quale esso è costruito e la Regina fu costretta a dichiarare solennemente di aver provveduto a sostituire l’uovo per evitare che in città si diffondesse il panico per timore di nuove e più gravi sciagure.
Il lungomare di Napoli con i suoi 5 chilometri e mezzo di strada da Mergellina a piazza Municipio, nel 2012, è stato liberato dal traffico cittadino e dallo smog, tornando di proprietà dei cittadini.
Dal lungomare di Napoli possiamo godere di un’incantevole vista sul golfo e su Castel dell’Ovo, fortezza del XII secolo costruita dai Normanni sull’isolotto di Megaride. Se un tempo questa strada era battuta dai pescatori che vi portavano a secco le reti dopo la pesca, adesso è via di passeggio e di lussuosi alberghi.
Passeggiare, sentire il profumo e il rumore del mare è un’esperienza fantastica, suggestiva, sensazionale, è uno spettacolo. Gente seduta ai tavolini, ragazzi in skateboard, biciclette, musica, wi-fi gratuito; è su questo spazio che vengono organizzati eventi, appuntamenti quotidiani con artisti di strada, il tennis. Lungo il percorso, nel cuore della Villa comunale tra via Caracciolo e la Riviera di Chiaia, è possibile visitare l’acquario Anton Dohrn, il più antico d’Italia (secondo più antico d’Europa, primo tra quelli ancora esistenti). La struttura mantiene ancora l’impianto originale e, con le sue 26 vasche espositive, offre ai visitatori una finestra sull’incredibile varietà di organismi e di ambienti che caratterizzano il golfo di Napoli.
La splendida via Partenope è tra le strade più eleganti, belle e famose di Napoli su cui si affacciano ristoranti e locali. La sua denominazione si deve ad antiche leggende sull’origine della città e sulla sirena Parthenope. Parthenope era una delle tre sirene che, beffata da Ulisse che non si fece sedurre dal loro canto, si suicidò; fu trascinata dalle correnti del Golfo in cui oggi sorge il Castel dell’Ovo.
Uno splendido tratto di lungomare che, iniziando da P.zza Vittoria, rappresenta il prolungamento dell’ altro tratto di lungomare dedicato alla memoria dell’Ammiraglio napoletano Francesco Caracciolo (sostenitore della Rivoluzione del 1799), via Caracciolo.
Terza tappa: la città della stratificazione
Da non perdere la passeggiata per il centro storico di Napoli, nel cuore della città, Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO, con il suo fascino, i suoi tesori, il cui tessuto urbano conserva gli elementi della sua storia millenaria. Il luogo dove si concentra il maggior numero di monumenti da visitare – circa 200 chiese, musei, palazzi e vicoli tra il Decumano superiore e il Decumano inferiore, via dei Tribunali, via Duomo, via San Gregorio Armeno, Piazza Bellini, Piazza Dante, Piazza del Gesù, P.zza San Domenico Maggiore. Una straordinaria concentrazione di punti di interesse: camminare per il centro storico di Napoli significa assaporare i colori della Napoli della tradizione, leggere le testimonianze storiche; qui le note pizzerie storiche – Presidente, Sorbillo – dove poter gustare la pizza margherita.
La particolare unicità del centro storico di Napoli sta nella conservazione quasi totale e nell’uso dell’antico tracciato viario di epoca greca. Addentrandoci nella stratificazione millenaria della città, non si può non visitare la Napoli sotterranea con ingresso da Piazza San Gaetano in pieno centro storico. Ci apre ad un mondo straordinario per la stratificazione storica, per scoprire la Napoli greco-romana con i suoi tesori archeologici. Un’esperienza da fare, unica, nel mondo sotterraneo.
Per saperne di più: https://www.napolisotterranea.org/
Altra tappa significativa che non può mancare è ammirare San Gregorio Armeno, con i presepi noti in tutto il mondo rappresentativi della secolare tradizione partenopea. Nel periodo natalizio si riempie di statuine e presepi con mille luci e colori.
Non perdetevi la Basilica di San Lorenzo Maggiore, bellissima chiesa di San Lorenzo Maggiore che merita una sosta per il Museo dell’Opera di San Lorenzo Maggiore, che comprende la visita agli scavi archeologici.
Percorrendo Corso Umberto I si staglia il complesso del Monastero e convento di Santa Chiara, famosa per il suo chiostro rivestito nel corso dell’800 di 30.000 mattonelle dipinte a mano.
Una vera e propria meraviglia del centro storico è il Duomo, una meraviglia dal punto di vista artistico, sovrapposizione di più stili che vanno dal gotico puro del Trecento fino al neogotico ottocentesco. Ospita tre volte l’anno il rito dello scioglimento del sangue di San Gennaro, patrono di Napoli. Include altri due edifici: la Basilica di Santa Restituta dove si trova il battistero di San Giovanni in Fonte, il più antico d’occidente, e la Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Quarta tappa: la città d’arte
Napoli è una delle più grandi ed incantevoli città d’arte del Mediterraneo e la visita ai Musei è davvero straordinaria per i beni storico-artistici-archeologici custoditi. Il tour tra i musei ci porta a l Museo Archeologico Nazionale di Napoli – Piazza Museo, è stato uno dei primi musei archeologici d’Europa (è aperto dalla fine del ‘700).
Tra i musei, da non perdere una visita a quello di Capodimonte, con l’annesso Parco – Real Bosco di Capodimonte, uno scrigno di tesori che custodisce opere di Caravaggio, Masaccio, Tiziano, Correggio, Giordano, Mattia Preti e che offre una passeggiata nel verde dell’architettura del giardino barocco.
Per saperne di più visita il sito ufficiale del Museo e Real Bosco di Capodimonte: www.museocapodimonte.beniculturali.it
Entriamo poi nel mondo dell’arte contemporanea, al Museo MADRE. Non perdete una visita al museo di arte contemporanea dove potrete ammirare mostre temporanee e collezioni permanenti. Per saperne di più: www.madrenapoli.it
Ecco alcuni riferimenti a tour virtuali dei musei di Napoli…
Tra gli altri musei da visitare:
- PAN Palazzo delle Arti Napoli
https://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/16592 - Certosa e Museo di San Martino
http://www.polomusealecampania.beniculturali.it/index.php/certosa-e-museo - Gallerie d’Italia – Palazzo Zevallos Stigliano
www.palazzozevallos.com - Tunnel Borbonico
www.tunnelborbonico.info
Quinta tappa: la città della metro
Un riferimento speciale della nostra visita alla città va al circuito delle stazioni d’arte della metropolitana cittadina che coniugano l’arte con la funzione del trasporto pubblico. Tra queste, una vera meraviglia che ci stupirà per gli effetti scenografici è la fermata Toledo, tra le più belle “era qualcosa da vedere, ma mai avrei pensato di trovarmi dentro una vera e propria forma d’arte”: la stazione di Toledo che, a ragione del quotidiano inglese The Daily Telegraph, è stata eletta stazione della metropolitana più bella d’Europa.
Nella costruzione di questi particolari pezzi d’arte è in corso il progetto della stazione Duomo della Linea 1, sarà una delle più belle stazioni dell’arte dell’architetto Massimiliano Fuksas e Doriana Mandrelli; sarà una passeggiata da astronauti – come l’ha definita lo stesso Fuksas. Alla stazione si accederà attraverso una grande cupola trasparente che coprirà tutta la struttura. I passeggeri che vi accederanno potranno vivere un viaggio attraverso tutte le luci e le fasi del giorno, dall’alba al tramonto, fino alla notte. La cupola si troverà in Piazza Nicola Amore.
Per saperne di più: https://www.napolidavivere.it/2018/11/17/stazione-duomo-di-napoli-la-metro-dellarte-piu-bella-del-mondo/
Sesta tappa: la città della pizza, della sfogliatella, del babà
Nel nostro percorso, non può mancare una tappa per i golosi e gli amanti della cucina e delle specialità gastronomiche. Napoli, città della pizza Margherita, famosa in tutto il mondo, è una vera specialità, da mangiare calda nelle tante pizzerie napoletane. Per non parlare dell’arte culinaria napoletana da apprezzare nelle tipiche trattorie.
L’Arte del caffè: anche fare il caffè è un’arte a Napoli – “permettere al caffè di sprigionare al meglio tutto il suo aroma” – come dice fiero un barista. Non potete perdervi una sosta al Gambrinus, lo storico Caffè letterario di Napoli all’angolo di Piazza del Plebiscito, nelle cui sale dorate si avvicendarono personaggi illustri. Il Gran Caffè Gambrinus è erede dell’antica tradizione napoletana del caffè. È almeno dall’800 che a Napoli il caffè è più di una semplice bevanda. È assolutamente d’obbligo entrarci per bere il buonissimo caffè alla nocciola e ammirare le sontuose sale interne. Di classe!
Se parlo di caffè e di pizza, non posso non nominare anche un’altra meraviglia, la pasticceria napoletana. Arrivati a Napoli non si può non assaggiare la sfogliatella, il babà, la pastiera. La celebre pasticceria di Piazza San Domenico Maggiore, l’Antica Pasticceria Giovanni Scaturchio, realizza ancora una pastiera nella sua ricetta originale che risale al 1905 ideata dal capostipite, Giovanni Scaturchio. Una sosta è d’obbligo. Ogni giorno, da oltre cent’anni, si rinnova l’antico rito dei maestri pasticcieri che, come degli artisti, lavorano con le proprie mani, con la testa e con il cuore, la materia prima di altissima qualità trasformandola in vere e proprie opere d’arte del gusto. L’Antica Pasticceria continua a portare avanti quell’antica tradizione dolciaria napoletana conservando i valori originari dell’azienda e continuando a esportare la città partenopea in tutto il mondo.
Un omaggio alla città è il Babà Vesuvio, creato per l’occasione nel 1994 in occasione del G7 a Napoli. La pasticceria Scaturchio (http://www.scaturchio.it/), realizzò un babà a forma di Vesuvio, con l’intento di fare conoscere ai grandi della terra l’arte pasticcera unita alla creatività dei napoletani.
Buona visita a tutti in questa meravigliosa e sorprendente città!
Roberto, TGS Okkei Napoli
[picture: Antonio Dazzetti, Donarreiskoffer]